Lunedì 12 si è svolto l’incontro del Quadrato degli Uomini di novembre; come ogni mese ci siamo trovati sul Ticino attorno ad un fuoco in un gruppo ormai costante di una dozzina di uomini.
Diversamente dagli incontri dei mesi precedenti ci siamo dovuti adeguare al tempo che ha caratterizzato i giorni e le settimane precedenti. Risultato: non abbiamo potuto attraversare il greto del fiume per raggiungere il nostro focolare. Tra le risate ci siamo fermati laddove siamo soliti scendere in quanto il passaggio si era trasformato in un fiume in piena. Per quanto siamo alla ricerca di stare nel maschile stando “fuori dalla zona di comfort”, la saggezza ci ha consigliato di non affrontare un fiume in piena, ma di goderci lo spiazzo libero in cui ci trovavamo.
Abbiamo organizzato l’accensione del fuoco e dato il via all’incontro. Dopo il nostro consueto Respiro del Fuoco in cui sfoghiamo tutta la forza interiore per alleggerirci di tutti i carichi e pesi interiori ci siamo messi a piedi nudi per seguire la pratica proposta dal primo conduttore del Quadrato di novembre.
La pratica ci ha fatto sperimentare l’elemento Aria attraverso degli esercizi di bioenergetica che ci hanno messo in contatto con una dimensione troppo poco considerata. L’aria, elemento fondamentale è divenuta nostra compagna di un viaggio nella propria dimensione interiore facendoci scoprire quanto sia bella e vitale la leggerezza che ne deriva se vissuta a pieno. La definizione di “leggerezza” è stata ripetuta diverse volte nella condivisione finale davanti al fuoco. Sentire l’aria fresca entrare nei polmoni, sentire il fruscio dei movimenti, viverla dentro, sentirla nel fruscio delle piante mentre porta la voce del fiume in piena. Le gocce di leggera pioggia accentuava la percezione vivida dell’elemento Aria.
Successivamente il secondo conduttore ha portato una pratica incentrata sull’ascolto della forza che emerge dai genitali maschili battendo i piedi a terra e alternando con delle respirazioni consapevoli che dal perineo salgono verso l’alto in cicli di tre sessioni alternate. Una volta riattivata la propria energia sessuale ci siamo seduti in cerchio coi piedi a scaldarci vicino alla Torcia Svedese che è il nostro Fuoco Sacro. La pratica era di aprirsi in un confronto aperto, sincero, diretto e purificatore sulle tematiche che includono Uomini e Donne, Maschile e Femminile in noi stessi e nelle relazioni. Alla luce dei futuri incontri è stato importante poter iniziare ad esprimere ciò che si pensa, si vive, si crede o si dubita riguardo le tematiche di relazioni e di genere.
Ci sono state posizioni diverse, non contrastanti ed opposte, ma chiare e distinte che restano all’interno del Quadrato e che abbiamo affidato al Fuoco Sacro. Idee e pensieri che sono frutto delle proprie esperienze e dei propri vissuti, dei propri dolori e della propria presa di coscienza. Ma resta importante l’opportunità di aver ascoltato il Fratello che parlava con il Bastone della Parola in un rispettoso stato di apertura ed ascolto. E’ bello vedere come la differenza d’età, di lavoro, di relazioni e di percorsi personali caratterizzano un gruppo che ha avuto il coraggio di discutere e di mettersi a nudo; per qualcuno è anche un mettersi in discussione e una possibilità di apprendere e comprendere.
La volontà, sopra ogni cosa, di voler il bene e di trascendere le conflittualità ci ha accomunato anche se su posizioni di una scala diversa.
Cosa stanno facendo gli uomini in un percorso di cambiamento che coinvolge molte persone attorno a noi e nel mondo?
“Lavano le patate nell’acqua di mare” è stata la risposta di un fratello tra le risate generali. Come l’esperimento della Centesima scimmia (colei che determina la massa critica necessaria per il cambiamento) anche noi uomini stiamo facendo la nostra parte di lavoro interiore. Sicuramente in minor numero rispetto le Sorelle in cammino e di certo con minor risonanza mediatica e frequenza di corsi. Ma il maschile c’è e sta iniziando a coinvolgere un numero maggiore di partecipazione sino ad arrivare alla “centesima” scimmia che determinerà il punto di svolta, ovvero il salto evolutivo. In questa occasione abbiamo constatato come sempre un numero maggiore di Cerchi di Uomini si stiano formando: ciò ha stimolato una consapevolezza maggiore del prezioso lavoro che stiamo svolgendo.
Per ora, come qualcuno sostiene, all’uomo non interessa cosa sta facendo la donna, ma si pone la domanda cosa può fare l’uomo, per se stesso e per gli altri uomini. Come egli possa lavorare su se stesso, sia sul proprio maschile che sul proprio femminile. Si sta scoprendo, anche attraverso il Quadrato, l’importanza di stare tra uomini anche in momenti di difficoltà, di crisi, di paura o di smarrimento, ma anche di gioia. Sta scoprendo come stare nel maschile e renderlo qualitativamente forte e puro prima di confrontarsi con le donne: ma intanto abbiamo bisogno di “lavare le patate nell’acqua di mare”.